Crevalcore nei dipinti
 

 
Riolunato: un viaggio nel tempo
l'esposizione di quadri dell'Albergo Cimone
 

Agosto 2011. Sulla strada che attraversa Riolunato (MO) e sale verso l'Abetone, l'Albergo Cimone è un piacevole e moderno punto di sosta. In un ambiente confortevole, le sale apparecchiate per i clienti offrono un colpo d'occhio spettacolare. Ma nell'andirivieni di turisti italiani e stranieri sulla rossa moquette della hall, qualcuno cerca della ricotta. Infatti, un parente dei proprietari, che da decenni gestiscono l'albergo, ha un gregge a Casa Grande e le sue pecore pascolano sulle pendici del Monte Cimone. Oltre alla ricotta, si può trovare all'albergo anche dell'ottimo formaggio, in un'atmosfera insolita e curiosa. Se poi all'interno lo sguardo si sofferma sulle pareti, si rimane colpiti dai bei quadri appesi: un'autentica galleria di paesaggi e ritratti, che si impongono per la personale e autorevole interpretazione. Ci spiegano che sono quadri acquisiti nel corso degli anni, contribuendo con i secondi e terzi premi al concorso annuale di pittura estemporanea "Riolunato e dintorni", dal 1987 al 2002. Una manifestazione che fino agli anni '90 richiamava artisti dall'Emilia e dalla Toscana. Si scopre un Ivano Biasetti del 2000, dove l'antico campanile emerge dalle case nel suo biancore di pietra, protetto dalla linea dei monti. Poi un Romano Bertelli di Ostiglia, con un angolo del centro storico attorno ad un portico, ravvivato da superfici dai colori insieme morbidi e contrastanti. La Signora Tea mostra con compiacimento due quadri di Sergio Scaglietti, il designer della Ferrari che si dilettava anche di pittura: un notevole "raccoglitrice di fascine" e il "Ponte della Luna". Poi, su un registro azzurrino, un quadro di Montorsi, un altro di Roveri, un composto e suggestivo Zapparoli del 1999. Il Ponte della Fola viene descritto con una felice vivacità naif da un Mario Maranini del 1995. In un altro salone, un acquerello senza firma, con una stalla illuminata da un sottile raggio di luce, mostra due mucche alla mangiatoia con la coda legata: nella sofferenza inflitta agli animali, si intuisce la vita dura nella vallata fino agli anni del dopoguerra. In questa doppia lettura, artistica e storico-paesaggistica, sta il valore di questa esposizione, che offre anche altri spunti emotivi, come i verdi pendii dei crinali, ricoperti di mirtilli nel profumo intenso del timo selvatico. E infine una novità: il pittore Gino Molinari era un fedele villeggiante di Riolunato e alcune sue opere sono state regalate al comune, dove si possono ammirare in comune e in biblioteca.
                                                                        agosto 2011

 Riolunato (MO), i quadri dell'Albergo Cimone agosto 2011