La mostra nell'Oratorio della Pietà,
durante la Fiera del Carmine a Crevalcore (BO)
Verso la metà di luglio si svolge a Crevalcore la Fiera
del Carmine. Per gli addetti del settore, è una fiera
dell'agricoltura, dell'industria e del commercio, ma per
tutti gli altri è un appuntamento tradizionale di mezza
estate: le macchine agricole e l'accampamento di tende
sulla via principale sono una coreografia insolita che
fanno da sfondo al ben più atteso grande mercato e agli
spettacoli serali. L'affluenza è considerevole e la
gente passeggia curiosa fra le bancarelle e sotto i
portici, da Porta Bologna a Porta Modena.
La mostra di pittura che da alcuni anni si tiene
nell'Oratorio della Pietà fa ormai parte della
manifestazione fieristica. L'allestimento interno,
curato da Fabio Bigiani, si adatta con discrezione
all'austerità del luogo. Le pareti affrescate con scene
della vita di Maria, il soffitto ligneo, il mobilio
antico e il grande dipinto centrale costituiscono un
ambiente unico, risalente al XVI sec., simile ai celebri
oratori e cenacoli dei secoli precedenti. L'ottimale
stato di conservazione si deve all'opera di restauro
condotta dall'Accademia Indifferenti e Risoluti sul
finire degli anni '60.
Chi entra in quella sala dalla porticina di via Gaetano
Lodi, chinando la testa per passare, coglie questa
atmosfera suggestiva e per lo più inaspettata, perché il
richiamo pubblicitario indirizzava ad una mostra di
quadri. Bigiani, sempre presente durante l'orario di
apertura, soddisfa la curiosità dei visitatori illustrando
sia i quadri, sia l'oratorio, soffermandosi sulla
discussa attribuzione della tela della scuola del Dosso Dossi che
raffigura la Pietà, oppure citando le vicende
dell'Abbazia di Abrenunzio all'origine del trasferimento
nell'Oratorio del maestoso leggio centrale. I quadri
moderni in mostra sono appesi a bacheche poco visibili
posizionate negli stalli del coro, illuminati
direttamente da una luce frontale sorretta da un braccio
in rame. In questo peculiare contesto, anche i quadri
della mostra primeggiano per distinzione e dignità
artistica. Non pochi aspirano a far parte dei sei
espositori prescelti che ogni anno presentano tre opere
a testa. Fra questi figurano quest'anno due crevalcoresi:
Giuseppe Mauro (Fulvio) e Mauro Gambuzzi. Il tratto fine
delle matite di Giuseppe Mauro crea un suggestivo
paesaggio innevato, scandito dall'incedere della donna,
in un fermo immagine fuori dal tempo. Mauro Gambuzzi
invece è l'autore di una luminosa veduta, un paesaggio
di campagna con i pioppi, le case, il prato, accesa da
un'allegra fantasia di guizzi colorati. Interessanti le
marine di Argo Malavasi e i quadri materici di Vittoria
Arena.
Altri pittori crevalcoresi hanno cercato spazio per
esporre i propri quadri nei negozi vuoti sulla via
principale. Una sistemazione occasionale, decisa in
extremis, che non figura nel programma della fiera.
Malgrado alcune iniziative generose di mostre sotto i
portici, lo sfilacciamento del gruppo che un tempo
esponeva a Porta Modena peserà sulla formazione a
Crevalcore di una vera aggregazione. La riproposizione
di una sala mostre fuori dal centro storico, non pare
essere la soluzione appropriata per tutti.
luglio 2011
Crevalcore: mostra
nell'Oratorio della Pietà
luglio 2011
Giuseppe Mauro (Fulvio)
Mauro Gambuzzi
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