Crevalcore nei dipinti
 

 
La collettiva degli "Amici dell'Arte" di Vignola

L'Associazione Amici dell'Arte di Vignola (MO) ha inaugurato il 21 maggio 2011 la mostra collettiva dei soci nel Salotto del Muratori. Nelle tre sale dell'esposizione vi si trovano opere di pittura, di scultura e fotografia. 11 gli autori presenti, secondo una rotazione decisa dal gruppo, che conta un gran numero di aderenti: un centinaio solo i pittori, poi gli altri artisti e i simpatizzanti. Al loro interno c'è anche una componente giovane, promotrice di un'arte innovativa e più coinvolgente, come attestato dalla recente mostra della "Torre del Pennello", pubblicizzata sul Blog del gruppo.
Quel luogo, messo a disposizione dal Comune, è il perno dell'attività dell'Associazione. La felice formula associativa permette al Comune di arricchire la proposta culturale della città e consente agli Amici dell'Arte di assecondare i loro progetti artistici. Per esporre nel Salotto del Muratori, i tempi di attesa sono lunghi: un anno e più. Vignola è dunque percepita come un punto saliente nel panorama artistico, per la presenza turistica che visita la Rocca e il borgo, che transita verso le valli appenniniche e che presenzia alle sue kermesse folcloristiche.
Nel silenzio ovattato delle sale, si osserva l'incanto dei paesaggi di Gilberto Sanmartini, elegie alle terre padane velate dalle nebbie. Poi le inquadrature architettoniche di Beatrice Ulmetti, esaltate da lame di luce e delicati arabeschi. Mirella Musiani presenta due pregevoli pannelli di legno ad intaglio, con una sapiente figurazione in prospettiva. La natura irrompe con freschezza nelle tele di Carla Iacoli con colori tenui e armoniosi. Leggere gradazioni cromatiche e giochi di riflessi si stemperano nelle barche ormeggiate di Paola Mazzanti, mentre i suoi suggestivi alberi nudi si elevano su aride terre e chiazze sfumate di neve. Sono diversi i temi nei dipinti di Giò Pighetti: un sentimento nostalgico sembra accompagnare le due figure che procedono verso lo sfondo brumoso, mentre la cascata del maggiociondolo in fiore inonda di colore l'aia primaverile esuberante di vita; una morbida sensualità pervade il nudo femminile di spalle, mentre in leggera torsione si aggiusta con disinvoltura i capelli. L'enigmatico personaggio senza occhi di Ermanno Covili pone quesiti non banali dalla sua arcana esistenza di cerchi, carte da gioco e manifesti dello stesso autore. Gli inquietanti esseri di Vittorio Covili si agitano come mostruose ossessioni che inseguono nell'inconscio l'umanità stessa. Ammirazione infine per la perfezione delle sculture di Bruno Poggi e per la potenza espressiva dei volti plasmati nella creta.
                                                                       25 maggio 2011

 


L'entrata del "Salotto del Muratori" a Vignola (MO)