Crevalcore nei dipinti
 

 
Nonantolarte nella chiesa di Santa Filomena
 

Nonantolarte, la mostra dei pittori nonantolani, si tiene in questo periodo natalizio nella chiesa di Santa Filomena, un pregevole edificio recentemente restaurato, a due passi dal complesso abbaziale. Il luogo č dunque una delle sedi prestigiose che la cittadina annovera e che vengono messe a disposizione per le iniziative di carattere culturale. Nell'ampio spazio interno si snodano i pannelli espositivi, intervallati dai sontuosi altari laterali con grandi quadri di carattere religioso. Il gruppo nonantolano fa parte dell'associazione La Clessidra, che si propone finalitą ricreative-culturali, e ha dunque un'attenzione particolare ai corsi. Ben due gruppi di corsisti sono presenti alla mostra, oltre agli altri pittori e artisti: quelli di Tosca Piccinini e quelli di Massimo Po. I primi dipingono con l'acquerello e presentano lavori accurati, con alcuni studi proprio sulla facciata della chiesa che li ospita. I secondi hanno egregiamente sperimentato tecniche pittoriche con prevalenza di primi piani. La disposizione delle opere rivela un'attenta collocazione dei quadri, per coinvolgere l'attenzione dei visitatori, invitati anche ad esprimere un parere per il voto della giuria popolare. Al centro si trovano le anfore sinuose e contorte di Rino Guerra, opere a sensazione per l'ardito impasto della creta e l'eleganza della forma. "La solitudine" di Graziella Bruno č di forte impatto emotivo: l'essenzialitą dell'immagine viene sostenuta dalla lirica intensa di Marica Benazzi: il ragazzo ricurvo č "...ferito come ramo spezzato". Anche Iva Montepoli affronta un tema attuale con il suo "Consumo del territorio": il raggio di ammonimento, con una citazione da Hans Jonas, attraversa la scena turbando l'azione demolitrice della pala meccanica. Un'atmosfera lieve pervade "Un angolo tranquillo della vecchia Venezia" di Lucia Vaccari, con riflessi di luce sui muri del caseggiato. Il colore denso e pregnante dell'imbarcazione nella "Venezia" di Tosca Piccinini corrompe le velature celesti che avvolgono una cittą diafana. Sensazioni di quiete e calura nell'acquerello "Luglio" di Lucia Grigolo. Le figure degli "Scariolanti" di Patrizia Catellani Braidi si muovono come formiche operose nella stessa direzione in un felice e semplice cromatismo. La "Galaverna" di Annarosa Bacchelli č un magico scorcio di natura imbiancato dalla neve. Tenera inquadratura quella di "Il pisolino di Jack" di Claudia Boccaletti. Il "Desiderio" di Massimo Po č una moderna metafora dell'Eden. Sono esposte una cinquantina di opere, tutte interessanti per le diverse letture, consentite dal tempo a disposizione e dalla curiositą del visitatore.
                                                               03 gennaio 2011

 

Le anfore di Rino Guerra

Gli "Scariolanti" di Patrizia Catellani Braidi

Allievi di Massimo Po

Le opere di Iva Montepoli e Graziella Bruno