Crevalcore nei dipinti
 

 
"Disegno e figura - Gli allievi" a Pieve di Cento (BO):
la mostra dei corsi di Nicola e Matteo Nannini

 

La galleria Il Ponte di Pieve di Cento ha messo in mostra dal 24 giugno al 10 luglio i lavori degli allievi dei corsi di 'disegno e figura', guidati da Nicola Nannini e suo fratello Matteo, nell’ambito della “Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese”. Vi erano esposti 48 quadri, uno per ciascun allievo, secondo un ordine non del tutto casuale: una parte era dedicata al disegno, in un angolo le sanguigne, poi acrilici e oli, secondo le diverse tecniche di pittura, praticate in un percorso formativo quinquennale. Qua e là alcune copie di classici, oggetto anch’essi di studio. E infine il gradimento estetico delle opere, dai pregevoli autoritratti di Barbara Cera e Martina Zena, alla raffinata natura morta di Ilde Benfenati; poi la bambina con orsacchiotto di Eleonora Gallerani, che condivide con Barbara Vecchietti e Anna Paglierini il titolo del loro ritratto: “senza nome”, indicazione forse di uno studio e congiuntamente aspirazione ad una perfezione futura. E ancora il “Taxi” di Roberto Bagnoli, in una luminosa via con cartelloni e insegne, “L’ultima neve” di Uber Anderlini, il pescatore, “Samira”, in un avvincente susseguirsi di evocazioni, immagini e colori.
Il progetto di questa mostra è nato da una mia proposta a Nicola Nannini, che è anche vice-presidente dell’Associazione culturale ‘Il Ponte’. L’insieme delle opere è di alto livello ed è un’esperienza che intendiamo riproporre l’anno prossimo”, afferma Andrea Maccaferri, responsabile della galleria, che con l’affermato pittore intrattiene da sempre uno stretto rapporto. Lo sguardo si sofferma sui quadri, ma il percorso di visita va oltre il cerchio magico della sala, coglie l’ansia, il piacere, la creatività del gruppo-scuola, percepisce la presenza del maestro, lo studio delle tecniche, i ritocchi, i suggerimenti. L’eco del successo di questi corsi giunge anche nella sala della mostra, nelle parole di un’anonima visitatrice. “Anch’io vorrei iscrivermi l’anno prossimo,..” ma non sarà semplice, perché il numero degli iscritti aumenta di anno in anno e i posti disponibili sono comunque limitati. Senza voler stabilire improbabili parallelismi, come non riconoscere nel corso dei due fratelli Nannini quel filone artistico locale che si dipana nel tempo e che col Guercino e la sua bottega rese celebre la città di Cento?
                                                               13 luglio 2010