Crevalcore nei dipinti
 

 

Dal 23 Dicembre 2009 al 24 Gennaio 2010

Mostra dei Pittori del Circolo "Aroldo Bonzagni"
Mostra di Roberto Failla

Sotterranei della Rocca di Cento (FE)


La Rocca di Cento, un tempo baluardo alle porte della città, è ora sede di manifestazioni culturali e mostre. Al suo interno, loggioni, corridoi e sale permettono allestimenti di più mostre in contemporanea, ma le ex-prigioni seminterrate con basse volte sostenute da poderosi pilastri sono un luogo di grande fascino, adeguato all'interesse che la cittadinanza riserva ai pittori locali del Circolo "Aroldo Bonzagni". Una mostra della durata di un mese, dal 23 dicembre 2009 al 24 gennaio 2010, che è quasi un appuntamento annuale.
All'entrata, affisso al muro, sono indicati i turni di presenza corrispondenti ai giorni di apertura, su un tavolino, alla rinfusa, le diverse locandine dei pittori, poi ancora l'invito ad iscriversi alla prossima cena dei soci e l'immancabile libro delle presenze con pagine e pagine di firme e calorosi commenti: tutti gli ingredienti di un fermento artistico gestito dal basso, dove la forza del gruppo emerge senza esitazioni.
L'illuminazione diffusa dalla curvatura delle volte permette di osservare le opere nella giusta esposizione. Fra i tanti quadri, tutti apprezzabili, si nota la nitida e accurata veduta di Alessandro Govoni; la sua casa di campagna con alberi si illumina in una paradisiaca calma autunnale. I Centesi hanno sicuramente apprezzato le ricostruzioni storiche di Claudio Bortoluzzi, fra cui una immagine di "Cento nel 1880", di grande effetto, non solo dal punto di vista storico-architettonico, ma per la realizzazione grafica. Le due figure di Fernande Wild, sedute e pensose in un ambiente naturale ridotto all'essenziale ed evanescente, rappresentano un'umanità di colore, collegata alla matrice universale dell'esistenza. Fausto Chiari, conosciuto per il suo artistico approccio alla civiltà contadina, presenta qui alcuni studi sugli animali: il suo gufo ci scruta, con pacata diffidenza. Una graziosa Rocca invernale di Cesare Pasetto è delineata con pochi tratti di pennello e la ricercata semplificazione del colore fa risaltare la grazia dell'insieme. I violini scomposti, inseriti nei quadri di Benito Tosello fra note ed altri elementi, formano un complesso di sicuro richiamo. I visitatori possono ancora soffermarsi davanti alla Venezia di Giorgio Destro, alle oche di Giuseppe Minarelli o alle altre dicine di quadri, con sicuro gradimento.
Nello stesso ampio spazio, una parte è riservata a Roberto Failla. La sua pittura corposa e materica, con agglomerati di segni lineari e un vivace cromatismo, è carica di vibrazioni sensoriali.

I sotterranei della Rocca di Cento

Opere di Alessandro Govoni

Le ricostruzioni storiche di Claudio Bortoluzzi

Opere di Fausto Chiari

Opere di Fernande Wild

Opere di Cesare Pasetto

Opere di Roberto Failla

 

Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi:
10.00 – 13.00 e 15.30 – 18.30.

Ingresso: libero